lunedì 21 luglio 2008

FASCISMO vs COMUNISMO








Facevo il primo anno di ingegneria nel 1994 e ero rimasto affascinato dalla Destra. Eravamo in pochi a condividere quel pensiero a 20 anni, ma quei pochi parlavano di onore, giustizia, rispetto, di legalità e di valori. Io capivo che una frase non era vera semplicemente ripetendola 3, 100 o 1000 volte, e che più si credeva nella giustizia, nella coerenza e nell'onore più si rischiava di rimanere offesi. Parlavo con gente per la quale la stretta di mano aveva il valore di un sigillo indissolubile, per la quale la parola di un uomo era la recitazione di un atto di fede. Si parlava di rispetto, non si tollerava il fatto che i Leonkavallini tirassero le pile alla polizia, che occupassero abusivamente un palazzo per farci i cavoli loro, che sporcassero la città. Non si tollerava che la Sinistra avesse il monopolio dell'informazione; Raitre, i quotidiani, le radio, la TV, la musica, la poesia, l'arte, le manifestazioni di piazza, il cinema, il volantinaggio, in Italia tutto era di sinistra. E noi ci rifiutavamo di accettarlo. Non si tolleravano gli abusi della sinistra, le Coop, le magliette di Che Guevara (io volevo quelle di Garibaldi, di Cattaneo, di Cavour), l'ignoranza becera che dimostrava la maggior parte di quelli che si definivano "di sinistra". Non concepivamo come si potesse in uno stato democratico legittimare l'essere comunisti e vietare l'essere fascisti, quando nel mondo il comunismo aveva fatto più vittime del fascismo, quando nessuno capiva che il termine fascista non fosse sinonimo di violenza per lo meno quanto lo potesse essere il termine comunista. Non sopportavamo la cultura ostentata della sinistra e facevamo di tutto per dimostrare la nostra, più salda e meritevole almeno ai nostri occhi. Ero un uomo di destra. Oggi sono ancora un uomo di destra. Oggi non c'è più la destra.



Oggi non c'è più niente. Nessun valore, nessun onore, nessuna fierezza. Militari in piazza per consentire alla FIBE (rimando a un post di qualche tempo fa per vedere chi è la FIBE) di bruciare rifiuti tossici legittimando – e sfido chiunque a dimostrare il contrario – un crimine ecologico in una delle regioni più belle che abbiamo, ministri che fanno il dito medio all'inno di Mameli, ministri che vengono accusati di aver fornito prestazioni sessuali al Premier in cambio della poltrona, il premier accusato di ogni sorta di reato, senatori e deputati condannati per Mafia (cazzo per Mafia, ve ne rendete conto?), quotidiani (pagati da noi) che si vantano di poter essere parziali, un po' come cercare di capire la verità sul calcio leggendo Ultrà Juventus! Un ministro che condanna le manifestazioni di protesta in piazza perché hanno volgarmente attaccato il Presidente della Repubblica e il giorno dopo definisce il CSM, di cui il Pres. della Rep. è presidente, una cloaca (ricordo che il LITTORE romano, simbolo del fascismo e simbolo a cui per anni si è ispirato Gasparri stesso, era un simbolo di difesa dei magistrati), un governo che vuole abolire le intercettazioni telefoniche perché violano la privacy, ma che sostiene l'esigenza di prendere le impronte digitali ai bambini. Bene inteso, io sono d'accordo sul prenderle, ma perché abolire le intercettazioni?



Insomma, ciò che mi domando è: cosa diventò, cosa diventò quella voglia che non c'è più? Liberi, liberi siamo noi, però liberi da che cosa? Chissà cos'è? Chissà dov'è? Che cos'è la destra? Che cos'è la sinistra?



Se non volete rispondere a me, rispondete a Vasco e Giorgio!

Nessun commento: